massaggio cardiaco

Il massaggio cardiaco

Il massaggio cardiaco è uno degli elementi essenziali per la formazione dei gesti di primo soccorso. Viene praticato nei primi minuti che seguono l’arresto cardiaco e permette di ritardare il deterioramento delle funzioni vitali e le lesioni nel cervello. Permette di far circolare il sangue verso il cuore e in tutti gli altri organi del corpo. Durante i corsi di formazione, è comune praticare il massaggio cardiaco su dei manichini specifici.

Il massaggio cardiaco è posto in essere solo se la persona non respira o se lo fa in modo anomalo. Per questo bisogna controllare che il petto si sollevi e si ritiri regolarmente. Si può anche avvicinare l’orecchio alla bocca del paziente per sentire la respirazione.

Se la persona respira ancora, non è consigliato fare un massaggio cardiaco. In caso contrario, bisogna immediatamente chiamare l’ambulanza (118). Se non si ha accesso ad un defibrillatore di emergenza, bisogna cominciare a fare delle compressioni toraciche (30) e alternare con delle insufflazioni (2) (non obbligatorie) aspettando l’arrivo dei soccorritori e limitare così i rischi.

A seguito della nuova legislazione del 2007, la quale estende l’uso dei defibrillatori a tutti i cittadini e non solo ai professionisti della salute, è più frequente trovare dei defibrillatori in luoghi pubblici (stazioni, aeroporti, complessi sportivi, ecc.). Si trovano generalmente all’interno di un contenitore verde fissato su uno dei muri degli edifici in modo visibile e accessibile in caso di situazioni di emergenza.

Per fare un massaggio cardiaco, bisogna prima di tutto posizionare la persona su una superficie dura.

In seguito, si posiziona il palmo della mano al centro del petto nudo della persona; poi si unisce l’altra mano per massimizzare la forza della compressione. Una sola mano è necessaria per la rianimazione di un bambino di meno di 8 anni e due dita per i neonati. Bisogna fare attenzione a non premere sui lati o sulla parte inferiore dello sterno. Occorre realizzare il massaggio al centro dello sterno.

Sterno
La posizione dello sterno (in rosso)

Per effettuare il massaggio bisogna inginocchiarsi vicino alla persona e tendere le braccia in modo verticale. Questa posizione permette di usare la forza delle spalle, necessaria per comprimere lo sterno premendo da 5 a 6 cm. È consigliato fare 30 compressioni toraciche con una frequenza di 100 al minuto, ossia circa 2 compressioni al secondo.

Posizione da adottare

La tecnica iniziale necessita della realizzazione di 2 insufflazioni (bocca a bocca) alternate alle compressioni. Questa tecnica non viene più insegnata nei corsi di formazione di pronto intervento. Si considera sufficiente l’ossigeno presente nel corpo nei pochi minuti successivi ad un arresto cardiaco. Dunque, è preferibile concentrarsi sulle compressioni toraciche ed evitare i momenti di pausa.

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