Le origini del cerotto
L’arte della cura delle ferite non risale ad oggi, si tratta bensì di una pratica antica evolutasi nel tempo. Nel 1600 a.C. gli antichi Egiziani usavano ricette a base di piante e ingredienti di origine animale per formare delle paste a scopo terapeutico. Per guarire le ferite veniva utilizzato miele dalle proprietà antisettiche o grassi per evitare che le garze di lino si attaccassero alla lesione; in seguito venivano utilizzati dei liquidi come eccipienti e fibre vegetali come sorbenti.
Fu in Grecia che queste pratiche furono migliorate, poiché le guerre tra città erano frequenti, erano gli stessi guerrieri a curarsi ricorrendo a piante dalle proprietà lenitive.
I romani si ispirarono in seguito alle pratiche greche. Lo stesso enciclopedista e medico romano Aulo Cornelio Celso sottolineava l’importanza di fermare il sanguinamento della ferita comprimendola e pulendola accuratamente da coaguli di sangue. Le ferite infette venivano quindi suturate e ricoperte da una miscela antisettica.
Prima della caduta di Roma, i greco-romani disponevano di strumenti chirurgici e sapevano già allora curare diversi tipi di ferite. Nel XVIII secolo, il chirurgo scozzese John Hunter ebbe un ruolo significativo nella chirurgia moderna. Rivoluzionò le vecchie pratiche e considerò la chirurgia come una disciplina medica innovativa. Durante le due guerre, importanti progressi furono realizzati nel settore grazie alla scoperta del ruolo di germi nelle infezioni delle ferite. Nel 1921 Earle Dickson inventò il primo cerotto, per la prima volta si ricorreva ad una medicazione che aveva lo scopo di prevenire le infezioni costruendo una barriera tra la ferita e l’ambiente esterno.
Le medicazioni d’oggi: tipologie e caratteristiche
Al giorno d’oggi, i cerotti sono divenuti i primi rimedi per le ferite. Si presentano sotto forma di garza adesiva e sono composti da un insieme di elementi allo scopo di proteggere le lesioni da agenti infettivi. Questi dispositivi medici sono essenziali agli infermieri al fine di promuovere la guarigione delle ferite in un ambiente umido garantendo un assorbimento controllato degli essudati. Esistono diversi tipi di cerotti in base alla ferita da curare, da quelli ad uso quotidiano a quelli destinati a ferite più gravi: scopriamoli insieme.
Medicazioni all’idrocolloide
Queste medicazioni sono composte da carbossimetilcellulosa di sodio ed esistono in varie forme: spesse, bordate o sottili per adattarsi ad ogni tipo di ferita. A contatto con trasudati, gli idrocolloidi formano un gel che irriga continuamente la ferita, creando un ambiente umido favorevole alla guarigione.
Coprire gli odori grazie al carbone attivo
Le medicazioni al carbone sono fatte di un tessuto impregnato di ioni d’argento per limitare la proliferazione batterica e i cattivi odori. Tuttavia, sono meno assorbenti e richiedono una medicazione secondaria per garantire un corretto assorbimento.
La medicazione idrocellulare
Gli idrocellulari sono costituiti principalmente da poliuretano, non aderente e altamente assorbente grazie ai suoi tre strati protettivi. Recentemente introdotti sul mercato, i cerotti idrocellulari garantiscono la guarigione delle ferite in un ambiente umido. Uno dei principali vantaggi di questo tipo di medicazione è che è stato progettato soprattutto per il comfort del paziente. Sono consigliati principalmente per il trattamento di ferite chirurgiche.
La medicazione idrocellulare conferisce un aspetto visivo molto più gradevole e offre la flessibilità e la mobilità di cui il paziente ha bisogno quotidianamente. Soddisfa perfettamente le esigenze di cura anche degli operatori sanitari.
Le medicazioni a base di idrogel
Costituito per l’80% da acqua gelificata, le medicazioni idrogel sono destinate a ferite secche e necrotiche. Questo cerotto idratante permette di guarire la ferita in un ambiente umido anche se quest’ultima non è essudativa, garantendone una buona idratazione. Richiede il fissaggio con una medicazione secondaria a bassa assorbenza come un cerotto all’idrocolloide.
L’efficacia delle medicazioni in idrofibra
Queste medicazioni asciutte e ad alta capacità di assorbimento sono realizzate al 100% in fibre non tessute di carbossimetilcellulosa. Il loro scopo è quello di mantenere la ferita in condizioni favorevoli alla guarigione. L’assorbimento avviene per capillarità e genera la formazione di un gel che trattiene batteri ed essudato. Le idrofibre possono assorbire fino a 30 volte il loro peso e rimanere in posizione per 7 giorni.
Le medicazioni a base di alginato
Gli alginati sono estratti di alghe brune altamente assorbenti e con proprietà emostatiche. Le medicazioni di Alginato possono assorbire fino a 20 volte il loro peso in essudato. Questo tipo di medicazione forma un gel viscoso e umido a contatto con gli essudati che serve ad irrigare la ferita, favorendo un ambiente ideale per la guarigione. Tuttavia le medicazioni di alginato possono essere utilizzate per un numero limitato di giorni. Seguire sempre il foglietto illustrativo e il parere del medico.
Quali medicazioni scegliere a seconda del tipo di ferita?
Prima di individuare il tipo di medicazione adeguata, è necessario stabilire la tipologia di ferita, la natura, dove si trova o in che fase di cicatrizzazione si trova per poi prescrivere il corretto tipo di trattamento.
La medicazione post operatoria di ferite chirurgiche
Le ferite post-operatorie
Dopo aver subito un intervento, è essenziale trattare con cura la ferita per una corretta guarigione. L’eventuale infezione rappresenta un grande rischio per il paziente, è per questo che è importante scegliere il tipo di medicazione corretto. In questi casi, consigliamo l’utilizzo dei cerotti Cosmopore Hartmann poiché hanno una buona capacità di assorbire eventuali perdite di sangue e proteggere la ferita suturata o pinzata. Il formato e il materiale li rendono facilmente adattabili alla zona da trattare e garantiscono una buona adesione alla pelle.
Il trattamento di ferite essudative
L’essudato è un liquido infiammatorio prodotto in tessuti del corpo sottoposti ad un processo di infiammazione. La sua composizione varia a seconda dell’evoluzione della ferita ed è in generale abbondante. La sua quantità deve essere equilibrata per un rapido ricovero della ferita. A tale scopo è necessario l’utilizzo di una medicazione idrocellulare super assorbente, in grado di regolare l’apporto ideale di umidità trattenendo l’essudato in eccesso.
La cura delle ulcere
Si tratta di lesioni della pelle la cui cicatrizzazione è lenta, difficile o assente. L’ulcera viene definita come una soluzione di continuo della superficie mucosale. L’utilizzo di una medicazione accurata creerà un ambiente favorevole alla guarigione dell’ulcera. I tipi di medicazioni per queste ferite sono di solito costituite da sostanze grasse, alginati, idrocolloidi e idrocellulari. Si sconsiglia l’uso di compresse di garza, in quanto queste mantengono una forte macerazione.
Il trattamento di ferite necrotiche
Questo tipo di ferita è soggetto a rapida infezione, per cui è essenziale utilizzare una medicazione appropriata. L’applicazione di una medicazione in idrogel consente di idratare la lesione, in quanto è molto ricca di acqua, in seguito la medicazione idrocellulare o idrocolloide servirà come medicazione secondaria.
In caso di ferite fibrinose
Queste ferite hanno un aspetto giallastro e bloccano il processo di guarigione. Se la ferita è asciutta, si consiglia l’uso di una medicazione con idrogel. Se invece è di tipo essudativo, è necessaria una medicazione idrocolloidale assorbente. Le ferite maleodoranti o infette richiedono medicazioni al carbone per limitare i cattivi odori e la diffusione di batteri.
La ferite di tutti i giorni
Tagli e ferite superficiali
Capita spesso di tagliarsi con un foglio di carta o di graffiarsi. Per questo tipo di ferite, esiste un’ampia gamma di cerotti per favorire la guarigione, come i cerotti Nexcare Comfort 3M; che grazie al supporto sottile e multiestensibile, sono comodi da indossare e discreti sulla pelle.
I diversi gradi di ustione
L’ustione rappresenta una lesione dei tessuti e si distingue in relazione alla gravità: si possono avere ustioni di primo, secondo e terzo grado. Per curare le ferite di questo tipo, alleviare il dolore e prevenire la superinfezione, è necessario utilizzare un tipo di medicazione adeguato al grado di ustione. Nel caso di pelle ustionata asciutta, si consiglia di utilizzare una medicazione con idrogel, in quanto offre un effetto rinfrescante e lenitivo, fornendo al paziente un’idratazione continua. Le medicazioni in idrofibra sono altamente assorbenti, adatte quindi ad ustioni di secondo grado, cioè quando gli essudati sono elevati.
Ferite al ginocchio o al gomito
Per le abrasioni di articolazioni, come ginocchia e gomiti, vi sono medicazioni assorbenti in grado di adattarsi alla zona senza impedire il movimento. I cerotti Nexcare Active 3M sono adatti a ferite da sanguinamento superficiale e sono principalmente consigliati per la protezione di ginocchia e gomiti. Queste medicazioni sono estremamente efficaci, grazie alla loro resistenza all’acqua e al sudore, sono inoltre resistenti ad urti e sfregamenti.
Vesciche
Abbiamo tutti avuto a che fare con vesciche dolorose e cerotti che si staccano. E’ essenziale scegliere il cerotto adatto che supporti l’attrito della scarpa, sia sul tallone che sulle dita dei piedi. I cerotti dermaplast Hartmann sono medicazioni idrocolloidali ideali per la prevenzione e il trattamento delle vesciche. Creano una zona umida dermo-costituente per proteggere la vescica e aderiscono alla ferita per offrire una migliore protezione.
In caso di infortuni in un luogo pubblico o al lavoro, GirodMedical consiglia il kit di pronto soccorso Clinix 99715 completo e composto da medicazioni, salviettine, fasce elastiche, compresse di garze e altri prodotti per medicare rapidamente e nel miglior modo possibile.
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